Grand Tour Sentimentale di Elisa Casseri, edito da Solferino (pp. 537, euro 20), è un libro massiccio: un’opera di ingegno, un prontuario dell’emotività, il frutto di un’idea tanto semplice quanto illuminata. L’autrice ha interpellato, attraverso un formulario da lei redatto, novanta persone di varie età, genere e orientamento sessuale, con domande relative alla famiglia, al sesso, alle relazioni. Le ha poi intervistate online e il testo si compone di queste testimonianze variegate, un coro di esperienze e ricordi, giudizi, traumi, speranze, che fa sì che leggere queste pagine sia un incontro di cui non ci si stanca. Grand Tour Sentimentale è in effetti un potente antidoto contro la solitudine, pregio non da poco, di questi tempi e non solo.

A SOSTENERE L’AUTRICE nell’impresa affatto semplice di strutturare questa marea di contributi, l’idea fondante che ognuno di noi abita la propria emotività, con tutte le variabili e le difficoltà del caso: comodamente come in un appartamento luminoso e con terrazzo, con sofferenza, come accade nelle case interrate, con spavalderia nel caso di un attico. Casseri, partendo dall’assunto che stiamo nella nostra vita relazionale come stiamo nello spazio domestico, quindi per necessità e in modo diverso, ha costruito un imponente manuale attraverso un tour in un appartamento standard: ingresso, bagno, corridoio, salotto, cucina, camera da letto, sgabuzzino.

A ognuno di questi spazi corrisponde una domanda su un aspetto fondamentale quanto inevitabile dell’esistenza: il presente, il sesso, la famiglia, gli altri e le altre. All’interno di queste macro suddivisioni, con tocchi da maestra, crea delle specifiche zone e quindi degli approfondimenti: vasca, box doccia, frigorifero, scansie, specchio. E in ognuno di questi angoli ripone le parole delle persone che ha intervistato e che hanno scelto di condividere con lei questioni estremamente personali, la propria intimità.

In esergo, Casseri pone la citazione da un’intervista: «questa cosa te la dico anche se non la sa nessuno, ma tanto tu è come se fossi nessuno». Nei panni di una Ulisse, che vorrebbe forse capire quale sia il modo migliore, più giusto per costruire una buona casa alla propria emotività e alle proprie relazioni, l’autrice parte alla scoperta della case altrui, per giunta in un momento in cui, a causa della pandemia, eravamo costretti nelle nostre abitazioni.

ARRIVATA alla novantesima intervista, Casseri vorrebbe continuare, va in panico, gliene mancano dieci e poi invece «torna» e si mette a lavorare alla mole infinita di dati da sbobinare e riordinare, che sono confluiti nel suo libro. Gli esempi di sincerità disarmante, di confessioni cruciali e utili alla riflessione, di frasi comiche sono tantissimi, ovviamente, perché Casseri è riuscita, solo lei sa come, a raccogliere in questo suo Grand Tour Sentimentale pensieri sparsi sulla maternità, la psicoterapia, il tradimento. Su tutto ciò che è importante.