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Scuola Rovigo, Valditara impone di abbassare il voto in condotta

Giuseppe ValditaraGiuseppe Valditara

Scuola La pagella quest’anno la fa il ministro Giuseppe Valditara. Si può riassumere così la vicenda dell’istituto tecnico e professionale «Viola Marchesini» di Rovigo. Nello scorso ottobre, la scuola salì all’onore […]

Pubblicato più di un anno faEdizione del 28 giugno 2023

La pagella quest’anno la fa il ministro Giuseppe Valditara. Si può riassumere così la vicenda dell’istituto tecnico e professionale «Viola Marchesini» di Rovigo. Nello scorso ottobre, la scuola salì all’onore delle cronache quando 5 studenti spararono pallini di plastica verso una docente durante una lezione e diffusero sui social il video della bravata. Ora la scuola di Rovigo è tornata nei titoli in quanto quattro di quei ragazzi sono stati promossi. Tre di loro con un «8» in condotta, che secondo il regolamento dell’istituto tocca a chi tiene un «comportamento non sempre corretto e/o assenze e/o ritardi oltre il 10%». Il quarto ha addirittura meritato un «9», premio per una «frequenza generalmente regolare» e un «comportamento generalmente corretto».

Per quanto discutibile, le decisioni sui voti spettano esclusivamente al consiglio di classe presieduto dalla dirigente, che non dovrebbe subire pressioni e non ha bisogno del benestare del governo. A Valditara però la pagella dei ragazzi non è piaciuta. Perciò, prima ha ordinato un’ispezione e poi ha chiesto di rifare tutto. «Ho invitato la dirigente scolastica Maria Luisa Finatti a riconvocare il consiglio di classe», ha scritto. «Ha parlato il ministro, ora riconvocheremo il Consiglio di classe per riflettere e rivalutare la situazione», ha prontamente risposto la dirigente, fissando il nuovo scrutinio per le 17 di ieri. E i voti sono puntualmente scesi a un «7» e tre «6».

L’intervento di Valditara nel merito della valutazione di singoli alunni è irrituale ma non sorprendente. Dall’inizio del suo incarico, il ministro si è fatto notare per le frequenti ingerenze nel lavoro dei docenti: prima dello scrutinio riconvocato, Valditara aveva preso altre iniziative anomale, come la ormai celebre e tutt’altro che obiettiva lezione di storia del Novecento inviata alle scuole in occasione dell’anniversario della caduta del muro di Berlino. La sfiducia tra ministro e docenti è reciproca: lo dimostrano le prese di posizione delle scuole che, persino in una scuola disastrata come la nostra, sono arrivati a rifiutare i finanziamenti offerti dal ministero per il piano «Scuola 4.0» pur di non assecondare le direttive di Valditara. Il ministro però non si ferma e ora vuole rivedere il modo con cui si assegnano voti di condotta e sospensioni. Oggi presenterà «delle proposte in questa direzione – ha detto – per dare responsabilità, maturità, autorevolezza e perché serve rispetto verso i docenti». Ma il primo a mostrare rispetto dovrebbe essere proprio lui.

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