Zitti tutti. Qui si lavora, non si fa politica. Vietato parlare con i giornalisti, con i genitori e chiunque càpiti. Nelle scuole comunali è proibito esprimersi: rilasciare qualsivoglia commento, considerazione, dichiarazione in pubblico. Pena richiami e sanzioni, o non meglio precisate rappresaglie disciplinari. Lo dispone una recente circolare dell’amministrazione comunale, rivolta al personale d’ogni rango, dirigenti, coordinatori, docenti, supplenti, assistenti, custodi e chiunque abbia a che fare con il servizio scolastico. Siamo a Roma, non a Minsk o a Riyad. E a Roma, di questi tempi, sembra sia meglio tacere. Non sappiamo se questa circolare sia stata ritirata o sia...