A scuola si tornerà quando stabilito e non più tardi. La ministra dell’istruzione Stefania Giannini risponde picche al sindaco di Forte dei Marmi, Umberto Buratti, che – applaudito da Federalberghi – aveva chiesto il rinvio dell’apertura dell’anno scolastico per tentate di risollevare il turismo prolungando una stagione balneare sfortunata. Ma i calendari sono già decisi e «il posticipo dell’apertura potrebbe danneggiare le famiglie», ha risposto la ministra. Se «le scuole possono chiedere lievi variazioni rispetto al calendario regionale, a patto di garantire i 200 giorni minimi di lezione», nella maggior parte dei casi, spiega Giannini, «le richieste riguardano aperture anticipate che consentono di programmare pause flessibili nel corso dell’anno», mentre «la richiesta di segno opposto potrebbe entrare in contrasto con gli impegni delle famiglie, nostre vere interlocutrici, dove spesso entrambi i genitori sono impegnati al lavoro».