Un ensemble atipico per un suono sospeso in luoghi difficili da dire e dunque memorabili. Giulia Barba, clarinetto basso e composizioni, Marta Ravaglia, voce, Daniele D’Alessandro al clarinetto e Andrea Rellini al violoncello: questo il peculiare quartetto che dà vita a questo disco che ci svela il dettato personale e libero di una musicista che non ha timore nell’esplorare le zone liminali e pericolose dove ci si sporge sul precipizio del silenzio. Sedici composizioni nitide e rarefatte equamente suddivise tra scrittura ed improvvisazione. Canzoni dense di attese, satori sottovoce, agguati all’ovvio, in una fertile zona d’ombra dove le pulsioni di...