Internazionale

Scoperte «almeno» altre cinque fosse comuni dei rohingya

Mentre un tribunale del Myanmar confermava il carcere per i due reporter della Reuters arrestati nei giorni scorsi, una nuova inchiesta, questa volta dell’Associated Press, rivelava nuovi macabri dettagli sul […]

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 2 febbraio 2018

Mentre un tribunale del Myanmar confermava il carcere per i due reporter della Reuters arrestati nei giorni scorsi, una nuova inchiesta, questa volta dell’Associated Press, rivelava nuovi macabri dettagli sul trattamento da parte di Yangon nei confronti della minoranza rohingya: ci sarebbero «almeno altre cinque fosse comuni» nel nord dello stato del Rakhine, da dove oltre 650mila musulmani rohingya sono fuggiti lo scorso agosto in un disperato esodo oltre confine causato da quella che l’Onu ha definito «un esempio da manuale di pulizia etnica».

L’inchiesta menziona – in particolare – un massacro avvenuto nel villaggio di Gu Dar Pyin; le vittime stimate sarebbero tra le 75 e le 400 vittime.

Tutto questo nel giorno in cui un tribunale birmano ha respinto la richiesta di rilascio su cauzione per i due giornalisti della Reuters sotto accusa per aver violato «segreti di Stato» per la loro inchiesta proprio sulla crisi dei rohingya.

Ieri, inoltre, una molotov è stata lanciata contro la residenza di Aung San Suu Kyi a Yangon. La Lady non era in casa, diventata nel tempo il simbolo della sua passata prigionia.

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