Sciopero nelle low cost: mai così tanti voli cancellati
Mai uno sciopero nelle compagnie low cost in Italia aveva portato a così tante cancellazioni. Le quattro ore di protesta di ieri contro Ryanair (Filt Cgil e Uilt), EasyJet e Volotea (Uilt) e Ita (Cub) ha avuto un grande e inaspettato successo. Se è vero che si tratta dell’effetto combinato dello sciopero dei lavoratori Enav degli scali milanesi di Linate e Malpensa, d’altro canto però il numero di assistenti divolo e piloti in sciopero non ha precedenti.
«Altissima adesione di piloti e assistenti di volo, con punte fino al 90% allo sciopero nazionale dei lavoratori di Ryanair», comunicano a fine giornata Filt Cgil e Uiltrasporti. «I numerosi voli cancellati e la grande partecipazione registrata oggi sono la dimostrazione del grande disagio che vivono quotidianamente le lavoratrici e i lavoratori di questa compagnia».
Molto significativi i 32 voli cancellati in sole quattro ore a Orio al Serio, base principale di Ryanair in Italia, dove martedì si era tenuta l’assemblea sindacale di preparazione.
Filt e Uilt – la Fit Cisl non ha scioperato e ha sottoscritto un nuovo e contestato accordo con Ryanair insieme a Anpac- ribadiscono poi le ragioni dello sciopero: «Turni fino a 14 ore senza fornire acqua e cibo a piloti ed assistenti di volo, mancato adeguamento ai minimi salariali previsti dal contratto nazionale, il perdurare di un accordo sul taglio degli stipendi (contingency agreement) non più attuale visti i volumi di traffico, arbitrarie decurtazioni in busta paga, mancato pagamento delle giornate di malattia, rifiuto di concedere giornate di congedo obbligatorio durante la stagione estiva sono le motivazioni che ci hanno spinto a proclamare questo giorno di protesta».
«Ci aspettiamo ora – concludono Filt Cgil e Uiltrasporti – che la compagnia ci convochi per aprire finalmente un tavolo di confronto sulle questioni aperte, in caso contrario saremo costretti a continuare la nostra azione con altri scioperi e manifestazioni», consce di avere un potere contrattuale molto più forte rispetto a qualche anno fa e potendo far leva sull’inizio della stagione estiva, decisiva per le low cost.
Lo sciopero era 7 alle 10 e dalle 18 alle 21 per i controllori del centro di controllo volo Enav di Milano; dalle 13 alle 17 il personale navigante di Easyjet; dalle 10 alle 14 il personale di Volotea e delle compagnie aeree Ryanair, Air Malta e Crewlink. Dalle 13 alle 17 a Fiumicino invece ha avuto un buon successo lo sciopero-presidio della Cub contro Ita per i posti di lavoro a rischio nel settore dell’handling e nell’indotto a partire dal catering.
A Cagliari in mattinata si è tenuto un vero e proprio sit-in dei lavoratori di Volotea e Ryanair davanti al settore partenze con due voli cancellati (sei in totale nei tre scali sardi). «Adesione è stata buona nonostante le fasce di garanzia- spiega William Zonca, segretario regionale Trasporti Uil – Il personale è poco e non si è risolto il problema del precariato. La contrattazione è arrivata ai limiti, anche economici, e le condizioni non sono più accettabili. La deregulation – conclude – non è regolata».
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