Previsto per oggi, lo sciopero di 4 ore dei lavoratori dell’handling del trasporto aereo è stato differito a domenica 4 giugno. La decisione di Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt è stata presa in autonomia e già pianificata mercoledì decidendo di escludere l’Emilia-Romagna.

Da qui è nata una polemica col ministro Matteo Salvini che ne chiedeva lo spostamento: «Come il ministro dovrebbe sapere, è una nostra scelta, senza bisogno del suo invito – lo ha attaccato il segretario generale della Filt Cgil Stefano Malorgio – Piuttosto invitiamo noi il ministro a non ricordarsi dei lavoratori dei trasporti solo in queste occasioni».

Per Filt Cgil, Fit Cisl e Uilt «gli 11 mila lavoratori del comparto rispondono con grande senso di responsabilità all’emergenza, ma allo stesso tempo chiedono a tutte le parti in causa di dimostrarne altrettanta per arrivare al rinnovo del contratto che nell’handling è scaduto ormai da 6 anni».La richiesta salariale è di 270 euro insieme a “una cifra adeguata a copertura della vacanza contrattuale, un aumento giorni di ferie, l’introduzione della sanità integrativa, l’aumento previdenza integrativa”.

La sigla Usb conferma, però lo sciopero nazionale di 24 ore fatta eccezione “per i territori e le direttrici colpiti dalla disastrosa alluvione di questi giorni”. Così una nota dell’Usb, in cui si sottolinea che già ieri era stato revocato lo sciopero nazionale per il territorio dell’Emilia Romagna e le direttrici da e per gli aeroporti di Bologna e Forlì. ” Per questo motivo ci ha molto sorpreso la lettera inviata solo questo pomeriggio dal ministro Salvini che invita alla revoca di tutto lo sciopero nazionale indetto da mesi su molte tematiche rilevanti e urgenti”.

Analoga posizione arriva dalla Cub.

A lucrare sull’alluvione sono invece le compagnie aeree. “I prezzi dei biglietti aerei per i voli nazionali stanno salendo in queste ore alle stelle, raggiungendo livelli proibitivi”. Lo afferma il Codacons, che annuncia un esposto all’Antitrust affinché indaghi. “I problemi registrati lungo le autostrade del centro a causa del maltempo, le linee ferroviarie interrotte o rallentate, unitamente all’annuncio dello sciopero nel trasporto aereo poi rinviato, hanno fatto salire i prezzi dei voli fino al +250%”.

Aggiunge l’associazione: “Ad esempio per volare da Torino a Lamezia Terme nella data del 20 maggio servono 287 euro per un biglietto di sola andata, spesa che sale a 369 euro per la tratta Verona-Napoli e raggiunge i 400 euro (sempre sola andata) per il volo Venezia-Roma delle ore 6:20. Spesa minima di 204 euro per andare da Genova a Catania, che sale a 214 euro per raggiungere Napoli”.

Rincari che, denuncia l’associazione dei consumatori, “sembrano sfruttare lo stato di necessità dei cittadini” e per questo il Codacons presenterà domani un esposto all’Antitrust “chiedendo di accendere un faro sui repentini aumenti delle tariffe aeree registrati nelle ultime ore, e accertare eventuali fenomeni speculativi o pratiche scorrette a danno dei consumatori”.