Grande adesione oggi a Latina e provincia per lo sciopero dei braccianti dopo vari incidenti sul lavoro a braccianti indiani e i tentativi di depistare le responsabilità da parte dei loro datori di lavoro. Quasi 3.500 persone – indiane e italiane – si sono ritrovare a piazza Libertà nonostante le forti pressioni a non scioperare da parte dei datori con interventi di lavoratori, sindacalisti e delle associazioni (Amnesty International, Libera, Emergency) e il nostro Marco Omizzolo.

I rappresentati di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila hanno incontrato il nuovo prefetto di Latina Maurizio Falco che si è impegnato per più controlli nelle aziende – partendo dall’incrocio dei dati con congruità fra superficie dell’azienda e numero di lavoratori impiegati – e per implementare la Rete del lavoro agricolo di qualità prevista dalla legge contro il caporalato ma mai applicata a Latina. «La piazza piena, nonostante la pioggia, dimostra la volontà di essere uniti contro ogni forma di sfruttamento e caporalato. L’incontro col prefetto è stato positivo. Ci auguriamo che si passi ai fatti», commenta Tina Balì, segretaria nazionale della Flai Cgil.