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Schiavi bianchi e padroni neri, l’ucronia atemporale di Bernardine Evaristo

Schiavi bianchi e padroni neri,  l’ucronia atemporale di Bernardine EvaristoWilliam H. Johnson, «Children», 1941

Scrittrici britanniche «Radici bionde», quarto romanzo della scrittrice londinese di origini nigeriane, da Sur

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 13 febbraio 2022
Poetessa e saggista prima ancora che narratrice, londinese di origine nigeriana, Bernardine Evaristo è diventata nota al grande pubblico nel 2019, quando il suo ultimo romanzo, Ragazza, donna, altro, ha vinto il Booker Prize ex-aequo con I testamenti di Margaret Atwood. Il successo anche italiano dell’opera più recente di Evaristo è figlio tanto della forza con la quale riesce a raccontare nelle sue mille sfaccettature una Londra implosa e incupita dall’impatto di politiche sociali che sembrano figlie legittime del thatcherismo, quanto della scelta innovativa di raccontare la storia della città attraverso un alternarsi di voci femminili diversissime una dall’altra eppure...
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