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Sarri, il comandante e la vecchia signora

Sarri, il comandante e la vecchia signoraMaurizio Sarri durante gli anni al Napoli

Sport Manca poco all'annuncio dell'allenatore toscano come nuovo allenatore della Juventus. Ma a molti il matrimonio non piace

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 4 giugno 2019

Ancora poche ore o giorni, ma il Comandante è destinatao ad accomodarsi sull’ambita panchina bianconera. Nei primi lanci del pazzo calciomercato degli allenatori che continuano ad accasarsi sulle panchine una volta nemiche, è attesa a breve la bomba Sarri, con l’ex tecnico del Napoli a un passo dalla Juventus. Questione ormai di sospiri. Sarri attende di liberarsi a costo zero dal Chelsea, messo spalle al muro dopo il successo in Europa League. L’ex ct del Napoli ha infatti chiesto al patron Roman Abramovich un adeguamento contrattuale, una presenza significativa sul mercato del Chelsea (che però sarà bloccato nella sessione estiva) e soprattutto la garanzia di assenza di intercessioni nei prossimi due anni nella direzione tecnica dei londinesi. La risposta dell’oligarga russo sembra sia stata un secco «niet», ergo separazione consensuale con Sarri ormai avviato sulla strada di Torino.

UN CURIOSO DESTINO che lo porterà a guidare la squadra e la società a lungo combattuta ai tempi del Napoli, oltre un anno fa. Il simbolo del Potere che il toscano ha a lungo combattuto sul campo, di cui ha denunciato forza eccessiva, in campo e fuori. Sarri alla Juve, un trend topic sulle piazze virtuali e non solo. Tra innocentisti, che hanno compreso la traccia del calcio che ormai porta ovunque (questa volta in cambio di un triennale da sette milioni di euro), come ha spiegato il commissario tecnico dell’Italia Roberto Mancini e come insegna anche l’arrivo di Antonio Conte all’Inter e i colpevolisti, gli innamorati del sogno, dell’emozione. Che una volta tradita, disillusa, può produrre le reazioni più esasperate e inattese.

STA ACCADENDO ai discepoli del Sarrismo, che si rigirano nel dolore, come amanti traditi. Costretti anche ad accettare che il Comandante abbia deciso di andare alla Juventus, anche di essere il piano B o addirittura C dopo Pep Guardiola – il sogno di Andrea Agnelli, sostenuto anche da marchi come Maserati e Adidas – e Mauricio Pochettino, l’architetto del Tottenham che si è arrampicato fino alla finale di Champions League. Tutto per la Juve dal simbolo, o ex simbolo di Napoli e dei napoletani. Troppo anche per Jorginho, una delle menti della stagione sarriana, sia al Napoli che al Chelsea: dal ritiro della nazionale italiana ha fatto sapere che sarebbe tradimento, Sarri alla Juve, un colpo al cuore ai tifosi partenopei. Con il pallone 2.0 che ancora una volta tradisce il sentimento in cambio di pacchi e pacchi di euro.

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