Politica

Sardine, scontro sulla piazza semivuota di Napoli

Sardine, scontro sulla piazza semivuota di NapoliMattia Santori, uno dei quattro fondatori delle sardine – LaPresse

L'attacco di Santori Il leader bolognese: «Potere al popolo o altri hanno occupato il palco». La replica: «Non è vero». Espulso dalla chat l'organizzatore della 'nuotata' partenopea

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 20 febbraio 2020

Secondo flop delle Sardine a Napoli. A novembre in oltre 10mila avevano riempito piazza Dante ma dopo le elezioni in Emilia-Romagna la temperatura è cambiata. Il flash mob la scorsa settimana a Scampia è andato male. Martedì, ancora a piazza Dante, era stata organizzata una manifestazione dedicata al lavoro, ospiti vertenze come Whirlpool, Jabil e i Lavoratori di pubblica utilità Apu. In città anche il portavoce Mattia Santori. L’evento avrebbe dovuto oscurare l’iniziativa con Salvini al teatro Augusteo.
La serata era iniziata con Santori che dava interviste mentre dal palco si seguiva la scaletta. Unico neo lo scarso pubblico. Finite le testimonianze dei lavoratori, la piazza si è svuotata. Il portavoce bolognese ha dichiarato alle telecamere: «Alcuni rappresentanti, non si è ben capito se Potere al popolo o altri centri sociali più crudi e puri, hanno occupato il palco delle Sardine per fare la loro propaganda elettorale. C’è qualcuno che ha voluto strumentalizzare alcune questioni: Benetton, Erasmus, Minniti, Bonaccini. Non mi hanno fatto parlare, mi hanno detto solo parolacce». Ieri ha insistito: «A Napoli avremmo voluto parlare di futuro».

Pap smentisce: «Mai saliti sul palco né abbiamo impedito a qualcuno di salirci, ci siamo limitati a porgli alcune domande su temi sui quali sono ambigui». E ancora: «Dopo il connubio fra Sardine, Pd e Bonaccini, tutti avevano capito che l’evento tirava la volata a Sandro Ruotolo per le elezioni suppletive». Ieri Salvatore Prinzi ha aggiunto: «Gli interventi sono stati contro il Pd, i dl Sicurezza a partire da Minniti, l’autonomia differenziata, non contro gli organizzatori. Probabilmente Santori deve dissociarsi da contenuti che non può condividere. Dal palco non c’è stato nessun riferimento alle elezioni. E niente parolacce: in rete c’è il video dove il compagno gli fa domande con calma e Santori gli ride in faccia e se ne va. D’altronde per quante volte puoi chiamare la gente a sentire musica in piazza sotto un marchio registrato?». È ancora Pap a concludere: «Valutiamo se querelarlo. Già a Rai2 ci attaccò inventando che a Firenze avevamo portato le bandiere, cosa smentita dai video».

Giovanni Pagano degli Apu: «Senza quei lavoratori e disoccupati a cui Santori manca di rispetto, la piazza sarebbe stata deserta da subito. La sera il trasporto pubblico non esiste, chi vive in periferia non può permettersi di cenare fuori». Una delle sardine partenopee, Bruno Martirani, è stato espulso dalle chat: «Avevo avvisato che di martedì sera sarebbe stato complicato. Quello che è successo è diverso da quanto dichiarato da Santori. Evidentemente ha provato imbarazzo e ha deciso di non salire sul palco. Il Sud non è l’Emilia».

A Martirani la replica dalla pagina ufficiale delle sardine: «Ci feriscono le foto della piazza semivuota, come se il flop fosse una cosa buona. Ci ferisce questa persona che si smarca dall’insuccesso, proprio lui che ha usato le sardine per rilasciare interviste».

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