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Sardine, incontro nazionale dopo le elezioni

Sardine, incontro nazionale dopo le elezioniManifestazione delle sardine

Un congresso, anzi no. Una «riunione», precisa Mattia Santori. A annunciare un nuovo appuntamento nazionale delle sardine, dopo quello allo Spin Time di Roma, è la torinese Valentina Penotti: «In […]

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 8 gennaio 2020

Un congresso, anzi no. Una «riunione», precisa Mattia Santori. A annunciare un nuovo appuntamento nazionale delle sardine, dopo quello allo Spin Time di Roma, è la torinese Valentina Penotti: «In Piemonte avremo una sorta di congresso-riunione il 25 gennaio. Importante anche l’Emilia Romagna con ’Sardina ospita sardina’ che comprenderà il week end fra il 18 ed il 19», spiega ospite di Agorà, su Raitre. E, aggiunge, entro il 26 gennaio verrà fissata una data per il «congresso nazionale di noi rappresentanti della sardine, e probabilmente sarà una due giorni» da tenersi dopo le regionali in Emilia e Calabria.

Mattia Santori conferma l’incontro spiegando che sarà a marzo. «Tireremo le fila rispetto ai risultati in Emilia-Romagna e Calabria. Il 26 gennaio non finisce il mondo e nemmeno noi. Sarà una due giorni di sintesi per ripartire lavorando sulla dimensione nazionale», spiega. Sarà un confronto sul funzionamento dei gruppi Facebook «e sulle istanze che vengono dai territori, decideremo se entrare direttamente nelle campagne elettorali future che riguarderanno altre regioni o se rimanere forza parallela, di stimolo. È tutto da decidere, sicuramente non faremo un partito», ribadisce Santori, uno dei quattro promotori del movimento nato a Bologna, dove appunto il 19, a una settimana dal voto, si terrà un’altra grande manifestazione.

Che si chiami congresso o riunione, le sardine intendono confrontarsi sui temi «rispetto ai quali portare avanti le nostre istanze»: dalla democrazia digitale ai dei decreti sicurezza, «ampliando il discorso dai flussi migratori alla sicurezza in senso più ampio, anche sicurezza sul lavoro, per esempio».

Intanto le sardine romane organizzano un tour dal centro alle periferie. Sabato, dalle 10 alle 17, partiranno da piazza Risorgimento per spostarsi a Testaccio, San Lorenzo, Centocelle, Tor Bella Monaca e Cinecittà: obiettivo, spiegano, «ricreare una coesione e un’inclusione sociali tra la cittadinanza in quei luoghi in cui, fino a oggi, i romani hanno trovato risposta alle proprie istanze solo nell’odio, nel razzismo, nella mancanza di umanità delle destre sovraniste e nella guerra tra ultimi spacciata per soluzione. Nelle periferie è stata tradita ogni promessa anche da chi avrebbe dovuto, per cultura e storia, stare vicino al popolo e ascoltarne le necessità».

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