Non si può dire che i frutti della contingenza depongano a favore dell’idea che gli individui, pur perseguendo fini egoistici, stiano lavorando, sebbene inconsciamente, a un comune disegno di emancipazione. Tuttavia, quel che a noi appare ai confini della patologia, dovrebbe tener conto della considerazione di Ernesto De Martino per cui è psichicamente sano «ogni comportamento adattato alla realtà storica… e che assolve attualmente, entro un dato mondo culturale, una funzione specifica». In questa luce, i soggetti che la psicoanalista Joyce McDougall ha chiamato «normopatici», ovvero coloro che disertano qualsivoglia attività immaginativa e, soprattutto, sentono ogni forma di coinvogimento psichico...