La mano invisibile che sovraintende tutte le elezioni in Russia ha tirato fuori dal cilindro il coniglio che Putin si aspettava: un 77% di sì e 23 % di contrari con un 67% di partecipazione per sancire le modifiche costituzionali che daranno la possibilità di Putin restare al potere almeno fino al 2036. Ma solo l’osservatore distratto può giudicare questo risultato come l’ennesima vittoria di quella «gioiosa macchina da guerra» che permette al presidente russo di trionfare in tutte le elezioni dell’ultimo ventennio. Perché questa volta per vincere non sono bastati gli spin-doctors del Cremlino e si è dovuti passare...