Erdogan, esponente di punta della “democrazia illiberale” (sempre meno democrazia e sempre più illiberale), detto “sultano” per la deriva autoritaria in cui sta trascinando il suo paese e per le sue ambizioni “geopolitiche”, ha deciso, di punto in bianco, di riportare Santa Sofia alla sua funzione religiosa. Ha cancellato una pagina importante della storia del laicismo turco. La notizia non ha suscitato la preoccupazione dovuta, eccezione fatta per i nazionalisti greci, che associano il monumentale tempio alla grecità, e Papa Francesco, allarmato dalla prospettiva di un nuovo focolaio di conflitto tra musulmani e cristiani. In realtà Santa Sofia, salva la...