A palazzo Chigi se lo aspettavano e anche prima che arrivasse la quotidiana bomba di Maria Rosaria Boccia, stavolta un’intervista anticipata in parte da La Stampa, si chiedevano se la chilometrica intervista-autodafè di Gennaro Sangiuliano non fosse stata un ennesimo passo falso. Stavolta della premier, perché è stata lei a suggerire quella strada, esponendo il suo ministro della Cultura a un ludibrio senza precedenti pur di evitare la temuta trappola del rimpasto. La sortita quotidiana della consigliera ha risolto il dubbio. Il sacrificio umano di Sangiuliano non è bastato a chiudere la tormentosa vicenda. BOCCIA, SORRIDENTE e visibilmente soddisfatta, torna...