Italia

Sandro Roggio: «È la nuova puntata di piano casa copyright Berlusconi»

Sardegna «Ed eccola la nuova puntata di piano casa copyright Berlusconi. Altro che la cameretta in più per le famiglie che crescono. L’obiettivo è la polpa delle aree più vicine al […]

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 18 gennaio 2020

«Ed eccola la nuova puntata di piano casa copyright Berlusconi. Altro che la cameretta in più per le famiglie che crescono. L’obiettivo è la polpa delle aree più vicine al mare, le più pregiate e tutelate. Le più a rischio di trasformazioni irreversibili. In gioco è la fascia costiera vincolata dalle norme di attuazione del Piano paesaggistico regionale, giustamente più estesa dei 300 mt dalle rive. Cioè le campagne a ridosso dei litorali dove si immagina di consentire utilizzi che non c’entrano nulla con le necessità aziendali. Case per vacanza già sovrabbondanti come sanno gli albergatori preoccupati. Introducendo facilitazione per ottenere le autorizzazioni, che ai più pessimisti fanno immaginare l’emendamento – oplà – per la cessione e il trasferimento di titoli edificatori da un comune montano ad uno marino, un cortocircuito pazzesco nel mercato delle aree con contraccolpi seri sul paesaggio». Sandro Roggio, uno dei tecnici che ha lavorato nel team coordinato da Edoardo Salzano che ha scritto per la giunta Soru il Piano urbanistico regionale ora di nuovo sotto attacco, commenta così il disegno di legge con il quale la maggioranza di centrodestra che governa la Sardegna apre al cemento.

«Il Piano paesaggistico – aggiunge Roggio – a distanza di anni è ancora un progetto molto progredito e dalla parte della Costituzione. Pensato nel 2006 guardava al futuro per il quale si battono i ragazzi di Greta nelle piazze del mondo. Non è una penitenza da espiare – come vuole fare credere Confindustria sarda egemonizzata dai costruttori edili – ma una visione coerente con il carattere e le speranze della Sardegna di mantenere intatta la natura. Un diverso modello di sviluppo e non affidato agli speculatori. Dobbiamo difendere la scelta di governo decisa da Soru. Aggiornandola, com’è previsto per legge invece di fomentare l’anarchia edilizia».

Roggio disegna il quadro degli interessi che stanno dietro il disegno di Solinas: «Il disegno di legge della destra iperliberista-pop rispecchia il sentimento ostentato in campagna elettorale. L’obiettivo di assecondare tutte le attese ma proprio tutte, da quelle del Qatar ai sogni di proprietari di minuscoli lotti in campagna. Una miscela – se ben shackerata con demagogia – in grado di perpetuare l’inefficacia del governo del territorio. E non serve per il buon governo auspicato il raddoppio delle Province deciso dalla nuova maggioranza».

Severo, Roggio, anche con quelle che definisce «sedicenti sinistre»: «Lo sprint della destra – dice – è stato agevolato dalla crisi di identità delle sedicenti sinistre poco ambientaliste e secondo come tira l’aria. La strada aperta dal confuso centrosinistra isolano, in gran parte ostile alle norme di tutela paesaggistica del 2006, e fautore di norme che hanno incoraggiato questa nuova fase di temibili sregolatezze. Si può solo confidare nella reazione dei sardi e di quanti nel paese si faranno sentire per la difesa di un bene che appartiene all’umanità intera».

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento