È forse stata anche la decisione di Aung San Suu Kyi di non partecipare alla prossima Assemblea dell’Onu a New York a scuotere nuovamente il Palazzo di Vetro sulla questione rohingya. Il segretario generale Antonio Guterres, che già aveva preso posizione nei giorni scorsi ma non si era spinto così avanti, ha usato ieri parole forti: la situazione di questa minoranza si avvia ad essere «catastrofica» e sono «completamente inaccettabili» le azioni dei militari birmani che devono essere sospese. LE PAROLE DI GUTERRES – e nel linguaggio della diplomazia a volte anche un solo termine o un rafforzativo fanno la...