I paragoni – soprattutto se diretti verso un’artista giovane, 23 anni, rischiano di suonare come irriverenti e talvolta ingombranti. Ma per la newyorchese Samara Joy si è disposti a correre il rischio perché la sua padronanza dei mezzi vocali e un indiscutibile tecnica, l’avvicinano alla divina Sarah Vaughan. Solenne nei bassi, elegante nei medi, duttile negli alti, ascoltarla nei dischi e dal vivo è puro piacere. Ciò che sorprende in Samara è la consumata abilità di interpretare evergreen della scena musicale con classe e misura e farli suoi. E dopo anni di virtuose ma poco sensibili vocalist, sentire lei o...