«Il Codice degli appalti invece di semplificare complica, così come la legge sul caporalato invece di semplificare complica. Probabilmente un paese più semplice è un paese meno corrotto». A giudicare dalla tempesta di reazioni provocate da questa frase, approssimativa e tranchant, pronunciata all’assemblea di Confesercenti a Roma, ieri è sembrato che il ministro degli Interni abbia attaccato la legge contro il caporalato e lo sfruttamento dei braccianti migranti nei campi di tutto il paese. L’assenza dell’altro vicepremier del governo legastellato Luigi Di Maio ha permesso a Salvini di prendersi tutta la scena con un discorso che ha assunto caratteri programmatici....