Pubblicato un anno faEdizione del 1 agosto 2023
Bisogna immaginare che nell’estate del ’63, l’anno apicale del Boom ovvero Miracolo economico, decine di migliaia di automobili circolano ogni giorno nel centro di Roma ma si parcheggia normalmente ovunque, non esclusa Piazza del Popolo. Pochi metri disegnano il triangolo dove è possibile sorprendere la vita quotidiana del ceto intellettuale e pedagogico, per lo più giornalisti e cinematografari, tra i caffe «Rosati» e «Canova» (in cui amano sostare fino a tarda notte i giornalisti del Mondo e dell’Espresso fra cui Sandro De Feo, Ercole Patti, Ennio Flaiano e, intabarrato anche a Ferragosto, il poeta Vincenzo Cardarelli), la libreria Rossetti in...