Sale l’incidenza dei casi ma l’impatto sui ricoveri è basso. L’Italia resta in bianco
Il monitoraggio del ministero della Salute e Iss Sorvegliata speciale la Sicilia, dove per il secondo giorno si superano i mille nuovi positivi
Il monitoraggio del ministero della Salute e Iss Sorvegliata speciale la Sicilia, dove per il secondo giorno si superano i mille nuovi positivi
In calo l’indice Rt in Italia, passato da 1,56 della settimana precedente a 1,27 nel periodo 2 – 8 agosto. In salita invece l’incidenza: da 68 casi settimanali per 100mila abitanti a 73. Sono i dati del report del ministero della Salute e Iss che fotografa l’epidemia. Le tre regioni con l’incidenza più alta sono Sardegna (141,8), Toscana (129,9) e Sicilia (127,2). «L’attuale impatto della malattia sui servizi ospedalieri è limitato, tuttavia i tassi di occupazione e il numero di ricoverati in area medica e terapia intensiva sono in aumento – si legge nel testo -. La trasmissibilità stimata sui soli casi ospedalizzati è sopra la soglia epidemica». Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in leggero aumento al 3,7% con il numero di persone ricoverate passato da 258 a 322. Il tasso di occupazione in aree mediche è al 5,2% (i degenti saliti da 2.196 a 2.880).
Sono 18 le regioni classificate a rischio moderato, Lazio più Bolzano e Trento sono a rischio basso. Aumenta il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (15.026 vs 12.683). La percentuale dei casi rilevati attraverso il tracciamento pure sale (32% vs 30%). Cresce anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (47% vs 46%). Infine, il 21% è stato diagnosticato attraverso lo screening. La variante Delta resta prevalente ed «è associata a un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in paesi con alta copertura vaccinale. È opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione e applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale».
Fondamentale il completamento del ciclo con entrambe le dosi. Nel report si legge: la doppia dose è efficace al 96,82% per la protezione della mortalità, una sola dose protegge all’82,26%; per i ricoveri in intensiva i vaccinati con ciclo completo sono protetti al 97,16%, con una dose all’89,4%; per le ospedalizzazioni la copertura arriva al 94.7% fra i vaccinati a doppia dose, mentre per quelli con una dose sola all’82,3%; per i contagi, all’82% con due dosi e al 62% con una.
L’Italia per un’altra settimana è tutta in bianco ma restano sorvegliate speciali Sicilia e Sardegna, con due soglie critiche su tre in allarme, e lunedì 23 agosto potrebbero andare in giallo. «È bene mantenere dei comportamenti prudenti anche in vista del prossimo settembre e cercare di correre a vaccinarsi» il commento di Giovanni Rezza, direttore generale Prevenzione del ministero della Salute.
Sono stati 7.409 i nuovi casi Covid ieri in Italia su 225.486 test. Tasso di positività al 3,3%. I decessi sono stati 45. I pazienti ricoverati sono 3.033 (più 58 su giovedì); in terapia intensiva sono 369 i letti occupati (più 17); in isolamento domiciliare 120.848 persone. La regione con il maggior numero di nuovi casi è stata la Sicilia (1.101) seguita da Toscana (819), Veneto (771) e Lombardia (661). Ieri pomeriggio risultavano 73.424.497 dosi di vaccino somministrate in totale; in 35.388.674 hanno completato il ciclo pari al 65,52% della popolazione over 12.
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