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Sabato presidio lavoratori Tim, «per cantarle…»

Sabato presidio  lavoratori Tim,  «per cantarle…»

Sanremo 68 Al festival canzoni ma anche proteste, stavolta contro il grande sponsor del festival. La Cub ha organizzato per la serata finale un presidio

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 7 febbraio 2018

Sanremo, canzoni ma anche proteste, stavolta contro il grande sponsor del festival, Tim. La Cub ha organizzato per sabato 10 – la serata finale – un presidio. È una delle iniziative – si legge nel comunicato del sindacato: «Contro la disdetta degli accordi aziendali del 2008 e per un contratto aziendale e nazionale adeguato». «Dobbiamo proseguire – aggiungono – perché Tim ora ha presentato un piano organizzativo per il 2018-2020 che prevede migliaia di prepensionamenti e 2 mila assunzioni in buona parte da fare pagare ai lavoratori attraverso la solidarietà espansiva». Intanto sul palco dell’Ariston va in scena la seconda serata con le prime quattro nuove proposte, nell’ordine: Lorenzo Baglioni, Alice Caioli, Giulia Casieri e Mirkoilcane. Poi diecibig eseguiranno nuovamente i loro brani: Annalisa, Red Canzian, Decibel, Diodato e Roy Paci, Elio e le Storie Tese, Ermal Meta e Fabrizio Moro, Ron, Ornella Vanoni-Pacifico-Bungaro, Le Vibrazioni, Nina Zilli.

Capitolo ospiti: Sting prima con Shaggy e poi da solo con un omaggio alla musica italiana sulle note di Muoio per te, testo di Zucchero, il trio del Volo celebra Endrigo e duetta con Baglioni in La vita è adesso, Biagio Antonacci ancora con Baglioni sulle note di Mille giorni di te e di me. Non canteranno, ma saranno presenti Pippo Baudo e Franca Leosini: «Difficilmente accetto inviti di andare in tv – spiega la conduttrice di Storie maledette, è una scelta di rigore per il tipo di lavoro che faccio. Ma il festival è uno spettacolo nazionale e sovranazionale, è un evento che fa parte della cultura del nostro paese».

Nei cinque giorni di massima esposizione, il festival vive anche di eventi collaterali come il Museo inaugurato ieri all’interno del Casinò, con alcuni memorabilia legati agli anni d’oro della manifestazione: fra cui il mandolino di Renzo Arbore, il vestito di Nilla Pizzi del 1958, un juke box e alcuni microfoni degli anni Cinquanta. Ideato da Marco Canova e presentato dal sindaco della città ligure Alberto Biancheri, resterà aperto per tutto il 2018 poi si cercherà uno spazio definitivo per «ampliare il progetto», chiosa il sindaco.

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