Russia, Salvini non molla: «Vorrei vedere Lavrov»
Effetto Ucraina Ma il caso non finirà al Copasir
Effetto Ucraina Ma il caso non finirà al Copasir
Il presidente del Copasir Adolfo Urso smentisce che l’organismo di controllo sui servizi si occuperà della missione abortita di Matteo Salvini in Russia: «Il Comitato non fa mai valutazioni politiche di alcun tipo sull’attività dei parlamentari». Ma il leader leghista torna a parlare della spedizione a Mosca, che ha creato malumori nel suo partito e scosso la maggioranza. Prima rivendica la sua leadership. «La Lega è compatta – afferma – Qualcuno ha detto che non era informato, ma è perché alcune scelte le prendo io». Poi torna sul suo appuntamento col ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov: «Sarebbe stato un’occasione e spero che sia un’occasione».
Infine, Salvini sconfessa l’operato di Luigi Di Maio: «Ha presentato uno pseudo-piano di pace che è durato un quarto d’ora e poi non si sa in quale cestino sia finito». Di Maio gli risponde rievocando l’estate del Papeete. «Mi sembra un film già visto – afferma Di Maio – Ricordate quando fece cadere il primo governo Conte? Iniziò tutto così, criticando i vari ministri del governo fino a staccare la spina. Spero di non rivedere lo stesso film. Chi spiegherà poi agli italiani che, a causa di una crisi estiva immotivata, abbiamo bruciato i 200 miliardi del Pnrr?».
Qualche malizioso nota che queste parole servono anche ad avvisarsono rivolte anche al leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, all’inizio di un mese che ridefinirà il rapporto della sua forza politica con la maggioranza: nelle prossime settimane il parlamento si esprime sui due temi caldi per ilM5S delle armi all’Ucraina e dell’inceneritore di Roma. E Di Maio lancia segnali anche ai suoi.
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento