È il Dianei 4, noto ritrovo hipster nel centro di Bucarest, il luogo in cui incontriamo Catinca Draganescu. È la regista di Rovegan, spettacolo teatrale che setaccia e interroga il tema sociale e politico delle «badanti», di quell’esercito silenzioso che compone e segna un doppio viaggio nel legame tra l’Italia e la Romania. È una giornata tiepida di inizio estate e il venerdì precedente al Centrul Replika, Rovegan era già andato in scena nei suoi 90 minuti di performance ad alta intensità emotiva. La cosiddetta «emigrazione delle badanti» è un fenomeno che nella società romena è ancora percepito come un...