Le lentiggini giallo-brune che chiazzavano la pelle pallida delle gote sbiadirono all’appuntamento adolescenziale, ma restò la spellatura del naso che mutava in piaghetta appena esposti al sole impietoso della spiaggia. Refrattari all’untuosità di creme e olii, che i devoti al rituale dell’abbronzatura si spalmavano disinvoltamente, ci proteggevamo con paglie a tese larghe e con vetri scuri di occhiali. Che presto diventarono insostenibili: il ponte della montatura, che tiene unite le lenti, poggiava crudelmente sul dorso piagato del naso. E allora, bagni solitari al chiarore di luna. L’estate è liquida per noi, percezione diretta e avvolgente della massa acquosa. La spiaggia,...