Rottura Fontana-Moratti, «rapporto incrinato»
Lombardia Faccia a faccia tra il governatore e la vice: ora la palla passa ai leader nazionali
Lombardia Faccia a faccia tra il governatore e la vice: ora la palla passa ai leader nazionali
Letizia Moratti spaccherà il centrodestra lombardo. Questa spaccatura può avvenire in due modi: dividendo la coalizione oppure presentandosi in alternativa al centrodestra con una sua lista civica. L’ipotesi più spericolata e improbabile è la prima, e cioè che Moratti riesca lì dove nessuno era mai riuscito: dividere il centrodestra in Lombardia. Incassare quindi il sostegno di FdI o Fi oppure di entrambi. Quella meno audace e più probabile è che spacchi il centrodestra nelle urne togliendogli voti con una sua lista civica, magari sostenuta dal Terzo Polo di Calenda e Renzi.
Dopo l’intervista rilasciata giovedì sera alla trasmissione tv Il Cavallo e la Torre nella quale la vicepresidente della giunta lombarda ha sfiduciato pubblicamente il presidente della giunta Attilio Fontana, ieri c’è stato un incontro tra i due durato poco meno di un’ora. Entrambi alla fine hanno rilasciato due note scritte. Fontana ha detto che il rapporto di fiducia si è incrinato, Moratti ha ribadito di voler essere lei la candidata del centrodestra.
Tutti e due hanno rimandato ai leader nazionali la decisione finale. «Questa sera ho evidenziato alla vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti, in maniera chiara e inequivocabile, che il nostro rapporto fiduciario, sul piano del posizionamento politico, si è incrinato» ha detto Fontana, aggiungendo che prenderà «una decisione definitiva dopo un confronto con i leader del centrodestra».
Scrive invece Moratti: «Questa sera ho incontrato il presidente Fontana al quale ho confermato la coerente disponibilità offerta al centrodestra» di essere candidata presidente della Lombardia. «Resto in fiduciosa attesa che si esprimano definitivamente in merito i leader nazionali del centrodestra dopo la formazione del nuovo governo, che in questo momento è la priorità assoluta del nostro Paese». Oggi Giorgia Meloni sarà a Milano ad un’iniziativa di Coldiretti e potrebbe incontrare Fontana.
La Lombardia è la regione dove è nata la formula del «centrodestra» cara a Silvio Berlusconi che oltre 20 anni fa riuscì a sdoganare i post fascisti di Alleanza nazionale mettendoli insieme ai secessionisti della Lega Nord. Ora l’alleanza è in crisi perché gli equilibri sono saltati e un esponente di peso di quel mondo, Letizia Moratti, sta giocando una sua ambiziosa partita politica. Fratelli d’Italia e Forza Italia si accoderanno a Moratti per seguirla in questa inedita e spericolata avventura? «Se salta l’alleanza in Lombardia salta anche il governo prima ancora di nascere» dice a microfono spento qualche leghista. Qualcuno evoca l’appoggio esterno.
Di sicuro c’è che la Lombardia è la regione più importante per la Lega, più ancora del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. Qui è nata assorbendo le leghe regionali, da qui si è diffuso nel paese il sistema di potere leghista e questa è la regione italiana considerata più ricca e produttiva. La crisi tra Moratti e la Lega si è aperta ufficialmente dopo l’intervista televisiva nella quale la vicepresidente ha detto di essere pronta a correre con una sua lista civica alle prossime regionali perché quando era stata chiamata a fare l’assessora al Welfare durante la crisi Covid le era stato promesso che la successiva candidata presidente del centro destra in Lombardia sarebbe stata lei. Parole che hanno fatto infuriare Fontana che l’ha accusata di dire il falso.
La partita lombarda però si gioca a Roma sul tavolo della formazione del nuovo governo e della spartizione delle regioni al voto nel 2023. Se senza troppe discussioni il Lazio andrà a un candidato di FdI, il Molise a Fi e il Friuli Venezia Giulia alla Lega, sulla Lombardia con l’autocandidatura di Moratti si sono aperti scenari imprevisti.
Moratti nell’ultimo anno ha lavorato alla costruzione di una sua rete civica fatta di rapporti anzitutto professionali, personali e famigliari. A Letizia Moratti guarda anche il Terzo Polo nato attorno a Carlo Calenda e Matteo Renzi che alle politiche si è scoperto valere il 10% in Lombardia, con punte del 16 in alcune importanti e popolose città come Milano. L’ex coordinatrice lombarda di Forza Italia Mariastella Gelmini, ora passata in Azione, sta lavorando per avvicinare Moratti al Terzo Polo.
Chi è convinto che Moratti potrebbe andare oltre il Terzo Polo e spaccare il centrodestra è il sindaco di Milano Beppe Sala. «Io per il momento sento parlare la Lega, non sento parlare altri – ha detto Sala – quindi non escluderei che Moratti stia parlando con altre componenti del centrodestra. Moratti io la conosco bene e lei conosce bene me, tutti noi sappiamo che è una persona molto determinata. Questa determinazione così forte che sta mettendo in campo può far pensare che con qualcuno del centrodestra in realtà stia dialogando».
ABBONAMENTI
Passa dalla parte del torto.
Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento