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Rosarno, il prof. Soriero ha le prove?

Giovedì sera, a “Linea notte“, la trasmissione di Rai 3 condotta da Maurizio Mannoni è intervenuto, fra gli altri, l’ex on. Giuseppe Soriero, per presentare il suo ultimo libro intitolato “Sud: […]

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 11 giugno 2016

Giovedì sera, a “Linea notte“, la trasmissione di Rai 3 condotta da Maurizio Mannoni è intervenuto, fra gli altri, l’ex on. Giuseppe Soriero, per presentare il suo ultimo libro intitolato “Sud: vent’anni di solitudine“, edito da Donzelli (con prefazione di Romano Prodi).

Ho ascoltato con interesse le tesi esposte dal prof. Soriero (oggi docente di Storia del Mezzogiorno presso l’Università di Catanzaro) relativamente al dramma della fuga dei giovani dal Sud e sulla necessità di trattenerli nella nostra terra. Tesi non nuove, ma che è utile ribadire e sforzarsi di trovare delle risposte più che di denunciare quanto tutti sappiamo da alcuni decenni.

Certo, quest’ultima crisi ha avuto effetti devastanti sul Mezzogiorno ed ha colpito con particolare virulenza le nuove generazioni, anche per via dei tagli alla Pubblica Amministrazione, alle università e centri di ricerca.

Se si volesse dare una risposta immediata a questi giovani “competenti”, come li definisce Soriero, si dovrebbe partire proprio dal finanziare le università del sud (dottorati ed assegni di ricerca, posti di ricercatore ecc.) che stanno morendo a fuoco lento, salvo qualche lodevole eccezione.

L’esatto opposto di quello che hanno fatto i governi da Monti a Renzi.

La discussione verteva su questi temi quando all’improvviso il conduttore chiedeva al professor Soriero quale fosse la sua analisi dei recenti gravi fatti di Rosarno. E’ a questo punto che, insolitamente data l’ora tarda, sono saltato dalla poltrona e mi sono avvicinato al televisore per essere sicuro che non stessi dormendo ad occhi aperti.

Stupendo tutti gli interlocutori, infatti, Soriero tentava di spiegare il ruolo determinante della ‘ndrangheta nei recenti gravi episodi che hanno portato alla morte del giovane maliano.

A questo punto il rappresentante della Lega, che interveniva da Milano, chiedeva spiegazioni. Soriero parlava dicendo che la questione più grave è che i migranti/braccianti di Rosarno si drogano e che bisognerebbe intervenire per stroncare questo fenomeno. Più confuso che persuaso il rappresentante della Lega dubitava: ma come fanno questi africani che voi dite sono poverissimi, che prendono 15 euro al giorno, a comprarsi la droga ? L’atmosfera nello studio Rai si faceva pesante: i presenti erano imbarazzati e Soriero, balbettando e pasticciando affermava che si tratta di contributi che lo Stato dà alle associazioni ….(non si capisce in questo caso che cosa c’entrano visto che non si tratta di un centro di accoglienza ma di lavoratori con permesso di soggiorno), poi si riprendeva e sosteneva che «la ‘ndrangheta distribuisce gratuitamente la droga per controllare questi migranti». Sic!

Siccome si tratta di una trasmissione nazionale molto seguita, credo che non si possano fare simili affermazioni, che i diretti interessati non possono nemmeno smentire data la loro condizione di subalternità.

O Soriero ha le prove di quanto afferma e magari le comunica alla magistratura, o deve smentire e chiedere scusa ai braccianti di Rosarno e a tutti i migranti la cui immagine è stata così brutalmente calpestata.

In questo caso le associazioni che difendono i diritti dei migranti e dei lavoratori stagionali dovrebbero farsi sentire e pretendere che sia rispettata la dignità di queste persone.

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