Roma, nuovo sgombero del Baobab
«Ci hanno sgomberato un ennesima volta da Tiburtina, ancora una volta senza soluzione. C’erano molti volontari e 70 migranti, che stati portati in questura per fare richiesta di asilo o […]
«Ci hanno sgomberato un ennesima volta da Tiburtina, ancora una volta senza soluzione. C’erano molti volontari e 70 migranti, che stati portati in questura per fare richiesta di asilo o […]
«Ci hanno sgomberato un ennesima volta da Tiburtina, ancora una volta senza soluzione. C’erano molti volontari e 70 migranti, che stati portati in questura per fare richiesta di asilo o aderire al programma di relocation. Stanotte con il maltempo si riproporrà il problema di dove dormiranno i migranti che tornano dalla questura e quelli che continuano ad arrivare. Ancora una volta troveremo noi le tende dove ospitarli», così ha denunciato ieri Andrea Costa, coordinatore dei volontari del Baobab.
Tardiva cala la risposta via Facebook di Laura Baldassarre, l’assessora capitolina al sociale, che promette: «Questa settimana sono previsti gli ultimi sopralluoghi nelle aree per la realizzazione di un hub e di una struttura che accolga i migranti che transitano a Roma. L’amministrazione capitolina sta utilizzando tutti i posti disponibili per l’accoglienza di questi migranti inoltre, anche loro, potranno a breve usufruire, come gli altri, delle misure previste dal piano freddo, operativo dal 1 dicembre, al quale sono stati destinati ulteriori 250 mila euro rispetto a quelli già previsti. Il sistema dell’accoglienza a Roma va ripensato, lo stiamo facendo lavorando in rete con le altre istituzioni competenti e valorizzando il ruolo positivo espresso in questi anni da associazioni e cittadini. Ognuno deve fare la propria parte nel rispetto della legalità». Tra le ipotesi circolate circa il posto che dovrebbe accogliere in maniera strutturale i migranti in transito a Roma c’è quella dell’ex istituto Ittiogenico, soluzione caldeggiata dagli attivisti del Baobab.
«Speriamo che all’annuncio su Fb dell’assessore Baldassarre seguano fatti. Sappiamo che ci sono diversi sopralluoghi e aspettiamo con ansia quale sarà la soluzione, sottolineando che un centro per migranti transitanti deve essere vicino alle stazioni», replica Costa.
Più duro il segretario di Radicali italiani Riccardo Magi che ieri si è recato al piazzale est della stazione Tiburtina, ultima sistemazione di fortuna per i migranti assistiti dal centro di accoglienza Baobab: «Quella di garantire un’accoglienza dignitosa a qualche centinaia di migranti in transito a Roma non è certo una necessità improvvisa, ma è sotto gli occhi di tutti già al momento dell’insediamento della giunta Raggi. Eppure l’amministrazione ha scelto di negare questa evidenza nel corso di tutti questi mesi e anche nel consiglio straordinario di appena 20 giorni fa dedicato proprio all’accoglienza dei migranti. È grave, quindi, che ancora si sia in fase di sopralluogo per individuare una sistemazione per queste persone, tra cui minori anche di 10 o 12 anni, che fuggono da guerre e persecuzioni. Speriamo vivamente che l’assessore Baldassarre non voglia aspettare il 1 dicembre, e quindi l’avvio del piano freddo, per garantire diritti e un’accoglienza adeguata: è bene chiarire infatti che non basta offrire un tetto e un pasto caldo, ma serve anche supporto legale trattandosi di potenziali beneficiari di protezione internazionale».
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