È proprio vero quello che scrive Bruno Tognolini nelle sue Rime raminghe: «Camminiamo sulle strade aperte/ da Gianni Rodari». E difatti, al di là delle ricorrenze – il centenario della nascita nel 2020, e i cinquant’anni appena compiuti nel 2023 della Grammatica della fantasia – il lascito rodariano continua a suscitare riflessioni. Senza nulla togliere al Rodari poeta e scrittore è soprattutto al pensatore, «utopista e creatore di una pedagogia poetica», su cui in questo momento storico in particolare vale maggiormente la pena soffermarsi, come accade nell’ultimo libro di Vanessa Roghi, Un libro d’oro e d’argento (Sellerio, pp. 192, euro...