«La maggior parte delle persone diventate scrittori di fantascienza sono stati ragazzini un po’ strambi… Non siamo, e di gran lunga, una categoria che in gioventù ha trovato facile andare d’accordo con gli altri. Il che spiega perché siamo diventati sognatori, ritirandoci nei nostri mondi privati di straordinaria vivacità; e potrebbe essere per questo, adesso che abbiamo imparato a trasformare quei sogni in dollari e a frequentare con disinvoltura il prossimo». Così scrive Robert Silverberg – ultima star della science fiction nell’età dell’oro – nel saggio che dà il titolo alla raccolta Scrivere fantascienza Riflessioni e rifrazioni, finalmente tradotta da...