«The Anatomy of Melancholy – Il più bel titolo mai trovato» dichiarava Cioran: «Che cosa importa poi che il libro sia più o meno indigesto!». Per seicento anni (599 a esser pignoli: il trattato di Robert Burton essendo apparso nel 1621, in una prima edizione più breve – ma pur sempre immane – della sesta, postuma, del 1651) noi qui in Italia ci siamo tenuti leggeri, piluccando da due traduzioni parziali: della Malinconia d’amore (Rizzoli 1981) e del proemio, «Democrito junior al lettore» (Anatomia della malinconia, a cura di Jean Starobinski, Marsilio 1994). Ora, nel giro di neanche tre anni,...