Rivelazione interiore e armonia intorno all’albero come habitat
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Rivelazione interiore e armonia intorno all’albero come habitat

«Conserva della neve» Al museo Orto botanico di Roma, dal 27 al 29 settembre. Una kermesse animata da espositori di rarità botaniche, con il suo denso programma di incontri e conoscenza
Pubblicato circa 2 mesi faEdizione del 19 settembre 2024

Infinite sfumature di verde, nell’aria frizzante d’autunno, accolgono il visitatore al Museo Orto Botanico di Roma-Dipartimento Biologia Ambientale de La Sapienza – nel parco di Villa Corsini che nel XVII secolo era la residenza di Cristina di Svezia – per la XX edizione della mostra-mercato florovivaistica La conserva della neve, organizzata dall’omonima associazione culturale nata nel 2002 allo scopo di diffondere e salvaguardare la biodiversità vegetale.

IN QUESTO INCONTAMINATO LUOGO storico di rivelazione interiore, armonia e approfondimento della conoscenza delle forme di vita del mondo vegetale, l’appuntamento nelle giornate del 27 (dalle 15 alle 19), 28 e 29 settembre (dalle 9 alle 19) è dedicato al tema L’albero come habitat.

Giornate intense che coniugano l’aspetto commerciale con espositori di piante ornamentali che per la rarità botanica offerta, e la migliore collezione botanica, verranno premiati in tre diverse categorie dalla giuria di esperti formata da Fabio Attorre, direttore del Museo Orto Botanico di Roma con Alberta Campitelli, Elisabetta Margheriti, Lucilla Zanazzi e Paolo Scotto. L’apertura e la chiusura della kermesse con il suo denso programma d’incontri e percorsi per grandi e piccini avrà luogo nell’Aranciera, iniziando dalla presentazione del libro di Tiziano Fratus Alberodonti d’Italia. Cento capolavori della natura (Gribaudo) per concludersi con la conferenza Le palme come habitat di Luca Recchiuti e Alessandro Marini, esperti di piante tropicali, curatori rispettivamente del giardino della Fondazione Del Roscio a Gaeta e dei Giardini della Mortella ad Ischia.

SPECIE RARE DI ARECACEAE, tra l’altro, fanno parte proprio della collezione di oltre 40 palme coltivate nell’Orto Botanico di Roma, alcune delle quali presenti nella Red List delle varietà a rischio dell’International Union for Conservation of Nature. Lo stesso Fratus condurrà anche il laboratorio di meditazione, natura e scrittura Nella foresta dei padri. A La conserva della neve interverranno tra gli altri i naturalisti Franco Tassi, Giuseppe Barbera (autore de Il giardino del Mediterraneo. Storie e paesaggi da Omero all’Antropocene, Il Saggiatore, 2021), Paolo Belloni fondatore del Conservatorio botanico Giardini di Pomona e Simonetta Chiarugi con Christian Shejbal, autori di Bulbomania. Scienza e pratica del bulbo (Gribaudo, 2024). Partendo dalle serre e attraversando felci e boschetti di bambù, lecci e platani, per arrivare al roseto e proseguire, poi, fino al suggestivo giardino giapponese (progettato negli anni ’90 dall’architetto Ken Nakajima) si articola l’esposizione di acquarelli Carnet di Viaggio realizzati da Filippo Maroccoli, landscape designer del vivaio Giardino della Moscatella.

IN QUESTA IMMERSIONE NELLA NATURA troviamo anche le opere di due artiste contemporanee attente alla tutela della biodiversità vegetale: Debora Hirsch che coniuga arte, botanica e intelligenza artificiale e Ria Lussi con il suo bosco transitorio che prende forma nei dipinti della serie The Moving Forest e Greenscovery Masters. Nel video Plant, realizzato da Hirsch nell’ambito del progetto Plantalia. Arte Natura e Intelligenza Artificiale, le specie vegetali in via d’estinzione prendono vita in un ipnotico fluire di pittura acrilica e animazione, programmazione informatica e intelligenza artificiale.

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