Ci sono libri che, costruiti secondo geometrie ambiziose, assumono gradualmente la propria fisionomia, quasi riflettessero un processo di maturazione interiore destinato a risolversi poi all’improvviso in formule di abbagliante chiarezza. È il caso di Il futuro è storia di Masha Gessen (traduzione di Andrea Grechi, che avrebbe meritato una revisione editoriale più accurata – vari titoli o nomi figurano così come nell’originale inglese, senza alcun riferimento alle fonti russe, Sellerio, pp. 706, euro 18,00), una delle ricognizioni di maggior respiro centrate sulla storia recente della Russia, che si rivela specialmente quando l’autrice conia per i suoi personaggi (tutti realmente esistenti)...