Di fronte alla pandemia sembriamo eludere il grande significato che essa porta con sé, pur intuendolo sottotraccia: quella di essere la prima, visibile, catastrofe (annunciata) prodotta dal disastro ecologico globale. Transeunte come evento virale, introduce una nuova, concreta e duratura costante: l’avvento di un nuovo regime climatico e ambientale che sconvolge quel mondo globale «umano, troppo umano» giocato sulla depredazione indiscriminata dell’ambiente. Abbiamo perso parole e modelli di riferimento per orientarci e agire all’interno di questa nuova dimensione e, come l’orchestra del Titanic, continuiamo a suonare la nostra musica come se nulla fosse. RESTITUIRE una nuova forma di pensiero adatta...