Politica

Rissa alla camera, Fico chiede scusa al Pd

Lenta, la discussione sul disegno di legge di revisione costituzionale che introduce il referendum propositivo va avanti alla camera. Nell’attesa che si esauriscano i tempi per gli interventi per via […]

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 15 febbraio 2019

Lenta, la discussione sul disegno di legge di revisione costituzionale che introduce il referendum propositivo va avanti alla camera. Nell’attesa che si esauriscano i tempi per gli interventi per via del contingentamento, e si acceleri così la lunga votazione degli emendamenti (conclusione prevista per la fine della prossima settimana), nell’aula della camera scoppia il finimondo. Succede che il deputato M5S D’Ambrosio faccia il gesto delle manette verso i banchi del Pd (sembrava rivolto al deputato Migliore, spiegherà poi che si riferiva a un ex parlamentare). Il Pd chiede al presidente Fico di espellerlo dall’aula, Fico dice che deciderà successivamente con i questori. Allora il Pd abbandona l’aula e Fico si lascia scappare un «arrivederci» assai provocatorio. Vola in effetti un faldone che per poco non lo colpisce. Seduta sospesa. Nel frattempo il deputato Pd Marattin si rivolge a muso duro al deputato 5S Zolezzi che sta riprendendo tutto con il telefono, gli dice non elegantemente di ritirare l’apparecchio. E gli dà uno schiaffo. I 5 Stelle riprendono anche questo. Poi Fico riprende la parola e si scusa con il Pd: «Non dovevo dire arrivederci, quando questa presidenza sbaglia lo ammette».

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento