La recente legge di riforma penale, approvata definitivamente in Parlamento, delega il Governo a dare «attuazione, sia pure tendenziale del principio della riserva di codice nella materia penale, al fine di una migliore conoscenza dei precetti e delle sanzioni». E, quindi, «dell’effettività della funzione rieducativa della pena, presupposto indispensabile perché l’intero ordinamento penitenziario sia pienamente conforme ai princìpi costituzionali, attraverso l’inserimento nel codice penale di tutte le fattispecie criminose previste da disposizioni di legge in vigore che abbiano a diretto oggetto di tutela beni di rilevanza costituzionale». Per avviare tempestivamente il lavoro di elaborazione dello schema di decreto legislativo per l’attuazione...