Riscossa dem nel voto locale, De Blasio a valanga
Stati uniti Il sindaco di New York riconfermato, guida la rivincita elettorale: ora politiche ancora più di sinistra. Repubblicani battuti praticamente ovunque. Governatori, sindaci, referendum, procuratori... Nel bottino anche due seggi statali nella super conservatrice Georgia. Vincenti ben oltre le previsioni, i democratici rovinano il primo "compleanno" dell’amministarzione Trump
Stati uniti Il sindaco di New York riconfermato, guida la rivincita elettorale: ora politiche ancora più di sinistra. Repubblicani battuti praticamente ovunque. Governatori, sindaci, referendum, procuratori... Nel bottino anche due seggi statali nella super conservatrice Georgia. Vincenti ben oltre le previsioni, i democratici rovinano il primo "compleanno" dell’amministarzione Trump
A un anno esatto dall’elezione di Trump, che si è portato a casa la presidenza grazie a un sistema elettorale che lo ha eletto nonostante i 3 milioni di voti in meno rispetto alla sfidante Hillary Clinton, gli Stati uniti sono tornati a votare per le amministrazioni locali, cambiando drasticamente rotta. È il primo test elettorale dal quale Trump e i repubblicani escono malamente sconfitti, mentre i democratici hanno vinto oltre le più rosee previsioni.
SI VOTAVA PER GOVERNATORI, sindaci, qualche referendum, qualche procuratore e non ci si aspettava che i democratici vincessero praticamente ovunque, inclusi due seggi statali in Georgia, stato tradizionalmente super conservatore.
La rielezione del sindaco socialista di New York, Bill De Blasio, come quella di Martin J. Walsh a sindaco democratico di Boston, erano scontate, anche se è la prima volta dopo oltre 30 anni che un sindaco democratico nella grande mela viene eletto due volte di seguito; De Blasio ha vinto con il 79% nel Bronx e assestandosi ovunque sul 72%. Ha vinto tassando i ricchi, costruendo asili gratuiti, case a prezzo calmierato, istituendo assistenza legale gratuita per gli immigrati: sono state proprio le minoranze, il punto di forza di De Blasio e della sua campagna, sostenuta da due dei principali sindacati americani.
DAL PALCO DELLA VITTORIA elettorale il neo rieletto sindaco ha promesso una svolta ancora più a sinistra e opposta a Trump, con tasse più alte per i super ricchi in modo da costruire una città più equa.
Più in bilico l’elezione del nuovo governatore della Virginia, il cui risultato era il più importante di questa tornata, in quanto la gara tra il democratico Ralph Northam e il repubblicano Ed Gillespie era talmente sul filo da far estremizzare le posizioni di entrambi, in special modo quelle di Gillespie che ha però perso (45,1% contro il 53,7% di Northam).
Vittoria anche in New Jersey con il 56% dell’ex banchiere di Wall Street, Philip D. Murphy, che ha convinto gli elettori con un programma inaspettato per un candidato dell’establishment: difesa degli immigrati, salario minimo a 15 dollari l’ora, legalizzazione della marijuana, difesa dell’ambiente, controllo delle armi.
MA LA VERA SPINTA ARRIVA dalle miriadi di piccole amministrazioni locali dove c’è stata una pioggia di voti di vera sinistra. In Virginia i democratici al Congresso locale hanno battuto tutti i candidati repubblicani non solo con uomini di partito ma con molti giovani attivisti sandersiani o addirittura dichiaratamente socialisti; nuovi membri del Congresso sono donne afroamericane; per la prima volta è stata eletta una donna ispanica, e la 33enne Danica Roem sarà la prima deputata statale transgender della Virginia, avendo sconfitto il 73enne Bob Marshall, famoso proprio per la sua lotta volta ad impedire ai i transgender di usare i bagni del genere in cui si riconoscono.
LA CITTÀ DI HOBOKEN in New Jersey ha eletto per la prima volta un sindaco indiano Sikh, Ravi Bhalla; il bianchissimio Montana ha per la prima volta un sindaco afroamericano, Wilmot Collins, a Helena; a Charlotte, North Carolina, dove tre mesi fa il Kkk faceva fiaccolate, è stata eletto sindaco la prima donna afroamericana, Vi Lyles. A Somerville in Massachusetts tutti i 7 candidati di Sanders al consiglio comunale hanno vinto battendo i repubblicani. E come nuovo procuratore distrettuale di Philadelphia hanno eletto Larry Krasner, noto per il suo supporto a Black Lives Matter.
TRAMITE REFERENDUM il Maine ha approvato l’estensione del programma governativo di copertura sanitaria destinato alle persone più povere, il Medicaid, riaffermando uno dei punti più importanti della riforma sanitaria di Obama, che a causa di una sentenza della Corte Suprema è opzionale per i singoli stati. Il governatore repubblicano del Maine, Paul LePage, si è sempre opposto, ma in questo referendum i favorevoli all’estensione hanno vinto, e quindi altre 89m ila persone in quello Stato usuifriranno del programma sanitario governativo e gratuito.
LA VICENDA più tristemente bella in questa profusione di piccole storie americane di svolta a sinistra arriva dalla Virginia, dove il democratico Chris Hurst, un ex giornalista televisivo, ha corso con i democratici e ha vinto; si era molto parlato di lui nel 2015 quando la sua fidanzata e collega, insieme al loro amico cameraman, erano stati uccisi a colpi di pistola mentre stavano lavorando, poche settimane prima del matrimonio dei due giornalisti.
Da quel giorno Hurst si è battuto per una politica di controllo delle armi, ed è stato eletto dopo una lunga campagna elettorale incentrata sul gun control. Ora Hurst potrá portare questa lotta dentro la Camera dei deputati della Virginia.
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