Visioni

Riparte il campionato delle follie

Riparte il campionato delle follie

Sport Il calcio si rimette in moto tra mille incerteze: atleti con la valigia, atleti positivi e mentre il governo dice no, il governatore dell'Emilia Romagna riapre parzialmente gli stadi di Parma e Reggio Emilia

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 19 settembre 2020

Atleti con la valigia. Altri in quarantena. Eppoi, la formula con playoff e final eight ipotizzata dalla Figc in caso di seconda ondata del Covid-19 e un mercato al palo, con le grandi in affanno con i conti. E’ solo parte della sceneggiatura della Serie A che parte domani a 50 giorni mal contati dalla fine del torneo precedente, chiuso in ritardo per il lockdown. Ed è gran confusione anche sulal quesione pubblico allo stadio: mentre il governo diceva no, la regione Emilia Romagna ha detto sì, cosi vedremo mille spettatori per Parma Napoli e Sassuolo Cagliari. Follie. Di sicuro , è il campionato di calcio italiano più pazzo della storia recente. C’è ancora traccia del Covid-19 che ha segnato la stagione precedente terminata ad agosto, anzi il Virus incide ancora di più, indirizzando anche le strategie di mercato, soprattutto dei top club.

C’è la Juventus del nuovo corso griffato Andrea Pirlo, con problemi di bilancio, tra un rosso da decine di milioni e stipendi arretrati spalmati in più mesi per evitare il default, che sta per ottenere dopo settimane Dzeko dalla Roma, 34 anni, dopo aver risparmiato una manciata di milioni con Higuain, spedito a Miami assieme a Matuidi. Per i bianconeri il mercato non è stato sinora affatto a colori, Dzeko è stato a lungo bloccato da Milik, dal Napoli alla Roma, dopo essersi promesso proprio ai bianconeri e che a breve sarà giallorosso. Un triangolo tra top club estenuante per pochi milioni, effetti del Virus che ha desertificato gli incassi allo stadio, intimidito gli sponsor e anche la tasca dei tifosi.

NEL CALCIO ITALIANO si prova a contenere con le plusvalenze, giovani senza presenze in A ipervalutati (Muratore, ex Under 23 della Juve all’Atalanta per otto milioni di euro e ora destinato alla Serie B è uno dei casi più emblematici), trattative valutate solo in base agli ammortamenti a bilancio. Certo, non è che all’estero vada meglio, in Spagna i club della Liga hanno ottenuto prestiti per 600 milioni di euro per crisi di liquidità (100 milioni a testa per Real Madrid e Barcellona), in Premier League c’è il Manchester United che è ricorso a un prestito a tassi agevolati dalla Banca d’Inghilterra. E così ne esce meglio chi almeno ha le idee chiare: dopo la Juve c’è l’Inter, che forse porta a casa Kolarov (34 anni) e a breve Vidal (33 anni) a costo zero per consegnare ad Antonio Conte una fiche da giocarsi subito per il successo finale. E poi Milan e Roma, che puntano sui giovani, pagando anche molto (Tonali, Kumbulla) con la prospettiva futura di incassare anche di più.  E’ vittima del mercato anche il Napoli, che non riesce a vendere a prezzo di mercato il totem difensivo Koulibaly al Manchester City e punta tutto su Osimhen, 21enne attaccante nigeriano, il potenziale crack del campionato. Signori si riparte con gli anticipi: alle 18 di sabato FIorentina Torino alle 20.45 scendono in campo Verona e Roma.

 

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento