Ring nei campi di concentramento
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Ring nei campi di concentramento

Sport Al Führer piaceva il pugilato, i kapò si divertivano ad organizzare incontri notturni tra i detenuti, alcuni dei quali erano campioni di categoria
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 25 gennaio 2014
Fu il pugilato lo sport più praticato nei campi di concentramento. Piaceva al Fuhrer perché incarnava la forza e la velocità d’azione, senza mai abbassare la guardia. Quel torso nudo con bicipiti e pettorali in bella mostra e la violenza dei pugni, che ben rappresentavano la razza ariana, affascinavano Hitler e tutti i nazisti a seguire, compresi i kapò, che dirigevano i campi di concentramento di Auschwitz, Dachau, Gusen e Monowitz. Finirono lì i maggiori rappresentanti dello sport ebraico, diffusosi in Europa a partire dai primi anni del Novecento, su disposizione di Max Nordau, che al primo congresso sionista di...
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