A leggere gli ultimi sondaggi prima del silenzio elettorale, anche questa volta il M5S è passato indenne dalla buriana mediatica. I rimborsi non versati da deputati di primo piano e i candidati iscritti alla massoneria seminano qui e là candidati già fuori dal futuro gruppo parlamentare. Ancora ieri dai vertici grillini circolavano fantasiose ipotesi circa dimissioni o rinunce preliminari che ad ora paiono poco praticabili. Gli espulsi compariranno in lista, normalmente eleggibili, in molti collegi praticamente blindati. Ma quando, al mattino, Di Maio e i suoi scoprono che tutti gli istituti collocano il M5S in cima alla classifica dei partiti,...