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Rilassarsi con i massaggi e il silenzio

I bambini ci parlano Perché vi piace tanto questa attività? Cosa avete imparato? «A rilassarmi». «Io delle volte mi sembra che dormo». «A stare in silenzio». «Ad accarezzare i miei amici». «Io ho capito che per essere delicati bisogna essere lenti, non veloci»

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 30 aprile 2020

Una delle vostre attività preferite che facciamo qui a scuola sono i massaggi. Mi raccontate con parole vostre di cosa si tratta? Come se doveste spiegarlo a chi non sa come funzionano e non vi ha mai visti mentre li fate?

«I massaggi sono quando andiamo nell’altra aula, quella senza banchi. O facciamo i balletti, oppure facciamo i massaggi. Io preferisco fare i massaggi». «Io no. Io preferisco i balletti. Soprattutto le sfide. Soprattutto i balletti scatenati». «Anche io. I duelli». «Oppure facciamo i cerchi e basta. Quelli dove parliamo insieme». «I massaggi sono quando ci dividiamo in coppie. Ognuno sceglie il compagno o la compagna che vuole. Di solito i maschi scelgono un amico, un altro maschio. Le femmine invece una femmina». «Uno è il massaggiatore e l’altro, o l’altra, il massaio».

«Chi si fa massaggiare deve solo chiudere gli occhi, sdraiarsi sul pavimento con la pancia in su…. «Deve solo rilassarsi». «È come una statua. Deve stare fermo. Molle». «Deve fidarsi del suo massaggiatore». «A me piace di più fare il massaggiatore del massaggiato». «Io preferisco farmi massaggiare. È più comodo». «Invece il massaggiatore deve fare silenzio e ascoltare quello che dici tu. E poi lo deve fare. All’inizio tu dici: Testa. Accarezzate la testa. Toccate la testa con le dita. Dolcemente. Come la mamma quando vi lava i capelli. E allora tutti i massaggiatori devono massaggiare delicatamente la testa dei loro amici». «Il massaggiatore si deve mettere in ginocchio o sul pavimento dietro la testa di quella che deve massaggiare».

«Bisogna essere molto delicati, però. Soprattutto quando devi massaggiare le palpebre, sono delicate, delicatissime come i petali di un fiore, come le ali di una farfalla». «Poi se uno apre gli occhi, tu gli puoi anche fare del male, perché… Perché gli metti un dito nell’occhio». «Ma lui deve tenere gli occhi chiusi!».

Spiegatemi bene come funziona il massaggio, non perdiamoci. Si parte dalla testa, dai capelli, poi come si va avanti? Andate in ordine, per favore.

«Tu a un certo punto dici: fronte. Allora i massaggiatori devono accarezzare la testa del loro amico, la fronte». «Poi dici sopracciglia. Io le accarezzo con un dito». «Con il polpastrelli delle dita, dice il maestro!» «Esatto. Con i polpastrelli. Perché sono più morbidi. Più cicciuti». «Per non fare male». «Dopo ci sono le palpebre. Lì bisogna essere molto delicati perché le palpebre sono delicate». «Dopo le guance, le orecchie, cioè tu dici il lobo delle orecchie, la parte più molle».«Poi c’è il naso. Ma senza mettere le dita dentro al naso, solo sopra, dove è più duro».

«Poi c’è la bocca. Ma non devi mettergli un dito in bocca, devi solo mettere le punte delle dita di una mano e dell’altra vicino agli spigoli della bocca e avvicinarli un po’, stringere e rilasciare le labbra, avanti e indietro, senza toccare le labbra con le dita». «Poi c’è il mento. Poi le spalle che puoi anche stringere forte con tutte e due le mani perché tu dici sempre che le spalle sono forti e infatti sono forti». «Poi il braccio destro. Anzi, la mano. Devi spostarti un po’ di lato, prendere la mano del tuo amico, rovesciarla e accarezzare palmo contro palmo la tua mano con la sua, le dita, le unghie. Poi con due dita bisogna prendere il polso, sollevarlo e fare la scossa, che sarebbe… Devi muoverlo, devi fare lo scuotimento del braccio. Poi lo riappoggia delicatamente sul pavimento».

«Poi fai la stessa cosa con la mano e il braccio sinistro del tuo amico». “Alla fine per ne c’è la parte più bella. devi tornare a inginocchiarti dietro la testa del tuo amico. Devi intrecciare le tue dita come un cestino, dito di una mano contro dito dell’altra, e infilare le due mani intrecciate tra il pavimento e la testa del tuo amico, come un cesto, come una culla. Poi sollevare un po’ la sua testa e girarla un po’ a destra e un po’ a sinistra, ma pianissimo. Se la testa è pesante, vuol dire che si sta rilassando molto». «E alla fine tu dici Cambio, lui apre gli occhi è ci si scambiano i ruoli: i massaggiatori diventano massaggiati e viceversa».

Perché vi piace tanto questa attività? Cosa avete imparato?

«A rilassarmi». «Io delle volte mi sembra che dormo». «A stare in silenzio». «Ad accarezzare i miei amici». «Io ho capito che per essere delicati bisogna essere lenti, non veloci».

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