Economia

Ribaltone in Tim: la spallata di Elliott contro Vivendi

Ribaltone in Tim: la spallata di Elliott contro VivendiL'ex A.d. di Tim Amos Genish

Il caso Licenziato l’amministratore delegato Amos Genish. L’intervento del governo a favore della rete unica con Open Fiber ha fatto saltare il banco

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 14 novembre 2018

L’amministratore delegato di Tim, Amos Genish, è stato sfiduciato dal voto di dieci consiglieri su quindici. Arrivato 14 mesi fa al vertice del gruppo italiano per volontà del socio Vivendi e confermato in carica all’assemblea di inizio maggio quando il fondo americano Eliott ha preso il controllo del board, il manager è stato estromesso dopo mesi di polemiche. «Non è stato un processo pulito» ha sostenuto Genish secondo il quale il proprio licenziamento è avvenuto in maniera «insolita». Il Cda di Tim ha revocato le deleghe assegnandole in via provvisoria al presidente Fulvio Conti che assicura l’impegno dell’azienda a garantire la continuità e un nuovo piano industriale. Il Cda di Tim si riunirà domenica 18 novembre per nominare il nuovo amministratore delegato. Il nome più ricorrente fra i consiglieri in quota Elliott è Alfredo Altavilla che nel luglio scorso si è dimesso da responsabile Europa di Fca dopo la scomparsa di Marchionne.

Vivendi, il maggiore azionista di Tim con una quota del 24%, ha denunciato una «destabilizzazione» e il «metodo vergognoso» seguito dalla decisione. «Una mossa molto cinica e volutamente pianificata in segreto, per creare la massima destabilizzazione e influenzare i risultati di Tim, e dopo un diniego ufficiale di domenica, senza la conoscenza di molti membri del consiglio e mentre l’amministratore delegato stava negoziando per Tim e portando avanti il suo dovere dall’altra parte del mondo» ha detto un portavoce del gruppo francese. Nel corso della gestione Genish gli avviamenti Telecom sono stati svalutati di 2 miliardi sugli avviamenti Telecom, per i primi 9 mesi dell’anno i conti sono in rosso per 800 milioni. Ciò che ha fatto saltare il banco è stato l’intervento del governo a favore di una rete unica con Open Fiber. Genish non è contrario, ma voleva che Telecom controllasse la rete. «Tim rischia di essere al capolinea» e «ora si rischiano migliaia di esuberi» ha detto Fabrizio Solari (Slc Cgil).

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