Revocato il sequestro dell’inchiesta di Fanpage su Durigon e i 49 milioni della Lega
Follow the money La Procura di Roma annulla l'atto del gip capitolino Paolo Andrea Taviano che ne aveva disposto l'oscuramento
Follow the money La Procura di Roma annulla l'atto del gip capitolino Paolo Andrea Taviano che ne aveva disposto l'oscuramento
Nessun oscuramento dell’inchiesta di Fanpage Follow the money su Claudio Durigon e i 49 milioni della Lega. La notifica della polizia postale è arrivata in redazione a Napoli, la revoca del decreto di sequestro è della Procura di Roma ed è firmato dalla gip Claudia Alberti, dal procuratore della Repubblica Michele Prestipino Giarritta e dal procuratore aggiunto Angelantonio Racanelli. A chiedere al pm di buttare giù i link delle due puntate era stato il gip capiltolino Paolo Andrea Taviano (candidato alle politiche 2013 nel Lazio per la Fiamma Tricolore), il provvedimento era partito dalla querela del comandante generale della Guardia di finanza Giuseppe Zafarana.
Il direttore di Fp, Francesco Cancellato, ha commentato: «Senza l’enorme mobilitazione in difesa di Fanpage di colleghi, politici e di tanti cittadini, non crediamo che sarebbe accaduto. Grazie anche se non c’è nulla festeggiare perché abbiamo semplicemente difeso un diritto che credevamo acquisito, quello della libertà della stampa, che invece ci era stato improvvisamente e incredibilmente negato». E ancora: «Esiste un pezzo di paese per cui si possono sequestrare e oscurare inchieste e interi giornali senza colpo ferire. Da nessuna parte, nemmeno nella revoca, si attesta il principio che mai e poi mai un contenuto giornalistico debba essere messo sotto sequestro o oscurato in via preventiva, salvo che nei casi previsti dalla Costituzione, casi tra cui non rientra la diffamazione».
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