Passa con voto unanime alla Camera l’istituzione del reato di «revenge porn», mentre la Lega rimanda la battaglia per la castrazione chimica: ieri la seduta sul ddl Codice rosso ha fatto segnare un passo avanti dei 5 Stelle rispetto ai soci del Carroccio. L’appuntamento in aula era delicato: la scorsa settimana i pentastellati avevano presentato al Senato il loro disegno di legge per bloccare la diffusione in rete di video porno per vendetta mentre alla Camera le opposizioni portavano in aula emendamenti per inserire lo stesso reato nel Codice rosso, il ddl contro la violenza di genere, velocizzandone così l’entrata...