Ultima fermata per “Viaggio in galleria”: Reggio Calabria, insieme al fotografo Fabio Itri e la giornalista Tiziana Barillà e le pagine di “Bizzòlo”, il periodico da loro creato.
Sono chiamati “bizzoli” in dialetto reggino gli scalini antistanti le porte delle case, tipici dell’architettura storica della città. Un piccolo gradino come luogo di chiacchiere, scambi e condivisione. La rivista prende in prestito questo nome con la stessa ironia, curiosità e irriverenza di chi guarda la realtà dalla prospettiva del bizzòlo, promuovendo un modo diverso di fare informazione e di raccontare il Meridione.

 

L’aspetto è quello di una fanzine rilegata artigianalmente e curata nella grafica e nel design. “Un foglio di carta nell’era del web” lo definiscono Fabio e Tiziana, “un prodotto editoriale che possa restituire ai lettori, attraverso la lentezza della carta, il tempo che l’informazione di approfondimento merita” spiega Fabio Itri. Qui testo e fotografia si fondono, travalicano i rispettivi confini per incontrare un pubblico nuovo, più vasto e impaziente di entrare nella complessità dei temi che lo riguardano. Il foglio di carta si fa così periodico indipendente e “liberatorio”.

Immagini dal “Bizzòlo- periodico liberatorio”
Foto di Fabio Itri
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Nasce due anni fa, dall’esigenza di restituire un’immagine diversa del sud Italia, in controtendenza rispetto alle narrazioni mainstream, concentrate in maniera univoca sull’ultimo episodio di malaffare sempre scottante, o nel migliore dei casi sull’idilliaca immagine da cartolina delle acque cristalline del Mediterraneo che bagna le due coste. La rivista vuole invitare a vedere che c’è dell’altro. Il progetto editoriale affronta temi di rilevanza globale che trovano espressione nei contesti locali, dove esiti e contraddizioni appaiono più tangibili. Con particolare cura all’approfondimento e attenzione alle storie, Bizzòlo mira a dare una spiegazione a interrogativi rimasti senza risposte che da sempre toccano le regioni del mezzogiorno.

 

Nel suo primo anno di vita la rivista ha dedicato i suoi numeri al concetto di spoliazione: partendo dall’immaginario comune legato a queste terre, di cui sono noti spopolamento ed emigrazione, Bizzòlo ha cercato di andare oltre il visibile. Come rispondono i governi quando grosse fette di popolazione decidono di lasciare un territorio? Come rispondono le istituzioni allo spopolamento? Vengono sottratte risorse, dirottate altrove, si impoveriscono beni e servizi, si taglia sullo stato sociale, collassano i presidi sanitari e chiudono le scuole, ma non solo. Spoliazione vuol dire sottrazione sistematica di tradizioni, cultura, identità, e a risentirne sono anche la miriade di comunità locali che abitano la Calabria che negli anni hanno perso gran parte dei loro tratti distintivi.

Immagini dal “Bizzòlo- periodico liberatorio”
Foto di Fabio Itri

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Il tema di quest’anno “meridiani e paralleli” declina il concetto di (im-/e-)migrazione rimettendo in discussione gli strumenti e le coordinate con cui si guarda il mondo: una regione dell’estremo sud, terra di continue partenze, diventa paese di approdo dove restare. Il significato che culturalmente si nasconde dietro i punti cardinali, si ribalta, assume connotazioni diverse, e quello che per qualcuno è Sud, per altri è il Nord, dopotutto, un miraggio condiviso.

 

L’ultimo viaggio è reale, scendendo alla stazione di Reggio Calabria, città madre di Bizzòlo, dal 10 al 17 settembre è possibile raggiungere la Festa del Giornalismo, un momento in cui il periodico passa dalla carta alla piazza per creare uno spazio di riflessione pubblica. Una settimana di talk, mostre, lezioni popolari tra feste popolari e manifestazioni culturali dentro la Galleria di Palazzo San Giorgio.

 

“Viaggio in galleria” saluta così l’estate, le vacanze e i lettori appassionati di fotografia che hanno seguito la rubrica, lasciandosi trasportare verso itinerari stravaganti, che hanno attraversato l’Italia da nord a sud, a tutte le altitudini, letto di storie apparentemente remote, in realtà vicinissime.