A Barletta, in Puglia, c’è una striscia di cemento lunga un chilometro e mezzo, un non luogo costruito nel 1889, destinato ad attività esclusivamente portuali e interdetto al pubblico. Un’opera come se ne conoscono tante; iniziata e rimasta inutilizzata, di cui oggi resterebbe solo un cartello “vietato l’accesso”, se una comunità di abitanti non avesse deciso di appropriarsene e integrarla nelle loro vite. Questa esperienza è documentata in “Lanterna Beach”, progetto del fotografo pugliese Mariano Doronzo.

Lanterna Beach di Mariano Doronzo

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Negli anni ’70 questo luogo era frequentato principalmente da chi praticava nudismo maschile; negli anni questa tradizione è progressivamente cambiata, aprendosi a chiunque abbia a cuore il posto. Affascinato da questa realtà, il fotografo ha scattato le prime immagini alle persone che animano quest’isola di cemento nel 2015 e dall’anno seguente, al suo ritorno da Nottingham, dove lavora, ne ha stampate diverse copie e regalate a ognuno dei “ragazzi della Lanterna”, così chiamati da chi li scorge dalla costa, con un accenno di diffidenza che cela invidia. Qualcuno infatti li chiama “fannulloni”, senza capire come possano guadagnarsi da vivere stando tutto il giorno a non fare nulla.

 

“Ci sono persone di ogni età ed estrazione socioculturale. C’è ad esempio G., un fisioterapista, che si organizza gli appuntamenti in base al meteo, in modo da poter andare lì durante la settimana. Dice di averne bisogno per stare bene, altrimenti si ammala. Ci sono anche persone che lavorano facendo turni di notte, e di giorno riposano stando lì invece che a casa” racconta il fotografo. Ognuno a proprio modo ha ricostruito la propria giornata in funzione di quella pausa.

Pionieri della vita lenta e non usurante, di una concezione di lavoro ancora umano, che distesi a prendere il sole su una lastra di cemento insegnano come si fa ad andare contro i modelli frenetici che la società moderna ci impone. In un’isola felice, non ancora contaminata dalle contraddizioni di una cultura corrotta dal neoliberismo, i ragazzi della Lanterna hanno costruito un rifugio dove le priorità vengono ridefinite.

 

Una vita che mette al centro il bisogno di sentirsi all’interno di una comunità anziché isolati dentro quattro mura, che necessita di entrare in connessione con la natura anziché con le macchine, che vede il benessere psicofisico nel contatto con il sole e il mare.

 

È evasione, ma con un portato politico.

 

Ogni volta che il fotografo torna a casa, va a trovarli, con la sua Rolleiflex, attirato dal loro modo di vivere la giornata, o forse sarebbe meglio dire l’intera esistenza distante da ritmi veloci e ingarbugliati.

Nelle immagini i ragazzi sembrano in posa, ma in realtà non lo sono, un vantaggio della rolleiflex, con cui per scattare la foto bisogna guardare nel pozzetto invece che in direzione del soggetto, rendendo chi scatta meno invadente. Ciò che colpisce chi entra in contatto con questa comunità è l’intimità e la familiarità che si respira lungo quel lembo di asfalto, dove giudizi e stereotipi sono qualcosa che è meglio lasciare sulla terraferma. “Lì si sentono davvero liberi di essere sé stessi, e senza rendersene conto, sono motore della decostruzione del concetto di mascolinità di cui oggi si parla molto.”

 

L’assenza di costrizioni sociali, regole o riferimenti su come esprimersi e apparire, e la presenza invece di una comunità che ritrova in quel luogo un porto sicuro la cui unica regola è stare bene con gli altri, hanno reso Lanterna Beach un nuovo modello per trasformare uno spazio apparentemente inospitale in un’isola dove poter rivivere ogni giorno lo stesso sogno, dove l’estate dura tutto l’anno, e la gioventù è per sempre.

 

 

Bio

Mariano Doronzo (classe 1986) è un fotografo e un poeta pugliese. Nel 2013 si trasferisce in Inghilterra, dove comincia a lavorare con la fotografia analogica dedicandosi all’intero processo, dallo sviluppo del negativo alla stampa in camera oscura.

Nel 2021, il lavoro “Lanterna Beach” è
selezionato dalla Magnum Photos per una mentorship a lungo termine con Matt Black e Susan Meiselas.

Nel 2024, Doronzo è tra i dieci fotografi vincitori del workshop curato da Lina Pallotta per la sesta edizione di The Photo Solstice, programma multidisciplinare a cura di Marco Delogu.

Mariano vive e lavora tra Roma e Nottingham (UK). La sua pratica spazia dal ritratto editoriale a progetti personali dal taglio documentaristico.