I collettivi Fierə e Amarə sono scesi per le strade di Roma al fianco della casa delle donne Lucha Y Siesta, al momento a rischio sfratto dopo la revoca della giunta regionale del Lazio della convenzione siglata dall’ex presidente dem Nicola Zingaretti. Nel 2021 la Regione aveva acquistato l’ex stabile Atac, sede della Casa, per tutelare le attività contro la violenza di genere svolte dal 2008, anno dell’occupazione. 

La buona notizia di oggi, venerdì 24 novembre, è la decisione dell’Atac – su indicazione del sindaco Roberto Gualtieri – di ritirare la costituzione di parte civile nel procedimento.

I corpi e i visi mascherati da Luchadorəs rappresentati nelle foto, scattate dal collettivo Fierə e incollate sui muri delle strade di Roma dal collettivo Amarə, sono simboli di resistenza e autodeterminazione. Si guardano e guardano i passanti invitandoli a lottare perché questa Casa continui ad esistere insieme ad altri spazi affini in cui la lotta al patriarcato prende forme diverse ogni giorno e a volte, come in questo caso, si riversa sui muri della città.