Amitav Ghosh ai piedi del Monviso per riflettere su una nuova narrazione del contesto ambientale. Lo scrittore indiano sarà ospite, dal 18 al 23 giugno, di una Residenza a Ostana (Cuneo), borgo della Valle Po che si interroga sull’abitare la montagna tanto da diventare un riconosciuto centro alpino di cultura contemporanea.

IL PROGRAMMA delle Residenze di Ostana, immaginato come un vero laboratorio, è promosso da Viso A Viso, cooperativa di comunità nata nel 2020, durante la pandemia Covid-19, come possibile risposta ai bisogni di un territorio e modello di innovazione sociale. «Viso è uno dei modi in cui viene chiamato il Monviso, la montagna che occupa maestosamente il nostro orizzonte. Viso A Viso è il nostro modo di confrontarci», spiega Laura Cantarella.

L’ULTIMA RESIDENZA E’ STATA con i Marlene Kuntz, che proprio a Ostana hanno posto le basi del nuovo album Karma Clima, dedicato ai temi del cambiamento climatico. Quello sulla crisi del Pianeta è un racconto a più livelli. Per Ghosh c’è estrema urgenza di una nuova narrazione «ecologica» capace di rimettere in connessione le comunità umane con l’ambiente naturale. In Valle Po, lo scrittore si confronterà con un territorio che vive uno stretto rapporto con l’ambiente naturale e che vede in questa prossimità, attraverso la valorizzazione della biodiversità, una possibilità di sviluppo organico.

LA RESIDENZA DELL’AUTORE de La maledizione della noce moscata sarà condivisa con Claudia Losi, artista visiva e antropologa piacentina che trova nelle scienze naturali e umanistiche, oltre che nelle interazioni umane con l’ambiente, un riferimento per la sua ricerca, che si esprime attraverso una varietà di media: scultura, fotografia, disegno, performance e interventi site specific.

SONO IN PROGRAMMA – alla Bao (Biblioteca Aperta di Ostana) nel centro culturale Lou Pourtoun, in località Sant’Antonio – diversi incontri, tavole rotonde, merende e cammini aperti a tutti. Un palinsesto organizzato in collaborazione con altre realtà a partire dal Comune di Ostana e dal Parco del Monviso, fino ad Alpstream – il Centro per lo studio dei fiumi alpini, Fridays for Future e la Fondazione Nuto Revelli. Proprio allo scrittore de Il mondo dei vinti, che raccontò anche come le società contadine portassero con sé la memoria vivida dei cambiamenti climatici tramandandola di generazione in generazione, è dedicato l’incontro di mercoledì 21 giugno, alle 17, con Amitav Ghosh, Marco Revelli e Antonio De Rossi.

NELLA SCRITTURA DI GHOSH la Terra non è una risorsa inerte, ma un ambiente vivo che comunica e interagisce con l’umano. Dobbiamo valorizzare e riconoscere l’ambiente vivo intorno a noi, un ambiente di cui siamo pienamente parte. E, per questo, parliamo di valorizzazione della biodiversità, che è un’altra parola per dire natura.

«OCCORRE DUNQUE – sottolineano gli organizzatori del progetto – rientrare in contatto con la complessità della gestione dell’ambiente e del paesaggio culturale della tradizione, saperlo riconoscere e proiettarlo verso nuovi scenari legati alle comunità che stanno rinascendo nei nostri territori».

NEL SUO LIBRO PIU’ RECENTE Ghosh sottolinea come «i più attenti ai cambiamenti ambientali sono quasi sempre coloro che vivono ai margini, persone la cui relazione con il suolo, con la foresta o con l’acqua è quasi priva di mediazioni tecnologiche». La scelta di una residenza temporanea a Ostana non è casuale. «Questa prossimità con l’ambiente naturale – spiegano gli organizzatori – può essere la carta vincente da giocare per far rifiorire le comunità di luoghi come Ostana. Negli incontri previsti durante la Residenza cercheremo strade percorribili in tal senso».

LA SFIDA DI «VISO A VISO» è quella «per una montagna contemporanea e la sua abitabilità in una dimensione europea, sperimentando un modello di rigenerazione a base culturale, con particolare attenzione ai giovani». Per Viso A Viso la cooperazione è tanto strumento quanto pratica quotidiana.